“La bellezza non è che una promessa di felicità”, sosteneva Stendhal. Un principio che, prima ancora dello geniale scrittore, ha da sempre ispirato l’Ayurveda, l’antica arte del benessere e della bellezza indiana. Che, come tutte le discipline orientali, lega in un connubio indissolubile emozioni positive, stato di salute e bellezza esteriore. Tanto che le pratiche mediche ed estetiche spesso si confondono o meglio, si completano in un gioco di rimandi che hanno come scopo finale l’equilibrio tra la mente e il corpo e solo come naturale conseguenza di quest’armonia, la bellezza, per l’appunto (oltre, ovviamente, allo stato di buona salute). “I primi testi scritti di Ayurveda risalgono a più di quattromila anni fa.

Tra i più importanti ricordiamo CHARAKA SAMHITA e SUSHRUTA SAMHITA, trattati in sanscrito nei quali vengono riportate, tra l’altro, varie tecniche di detossificazione e di ringiovanimento – i cosiddetti rasayana, che hanno importanti riflessi anche e soprattutto sulla freschezza e luminosità di pelle e capelli”, spiega Graziella Bensi, farmacista dell’Associazione italiana di medici AYURVEDA MAHARISHI. In questi enciclopedici trattati si addebita ad un surplus di tossine dovuto a squilibri alimentari, fumo e condizioni mentali-psicologiche negative (l’equivalente dello stress comunemente inteso), la principale causa non solo di vari disturbi ricorrenti (come cattiva digestione, tendenza a contrarre malattie infettive, emicranie), ma anche dell’invecchiamento precoce, del colorito opaco, della mancanza di tono, di rossori e altri disagi della pelle.

Principi riportati anche nel Qjanjin Pifu Ling, trattato della medicina tradizionale cinese, che ha la stessa matrice di quella ayurvedica, e risalente addirittura all’anno Mille, ma confermati dalla scienza moderna e che trovano d’accordo anche i dermatologi occidentali. “La nostra pelle accumula nei suoi strati miliardi di tossine al giorno: se non sono smaltiti progressivamente, asfissiano le cellule sane, frenando le loro vitali e fisiologiche funzioni riparatrici e accelerando l’aging nonché la predisposizione a sviluppare intolleranze e altri disagi cutanei, come DERMATITI ATOPICHE, VITILIGINE, PSORIASI (quali altri disturbi)”, spiega il dermatologo e immunologo Carlo Di Stanislao, rappresentante per l’Italia del China Medical College di Taipei e Presidente dell’A.M.S.A. (Associazione Medica per lo Studio dell’Agopuntura).

Il concetto di disintossicazione della pelle e di stimolo dei sensazioni positive, tipico della cosmesi indiana, insieme alle scoperte scientifiche sugli stretti legami tra pelle e ormoni e neurotrasmettitori, ha di fatto ispirato le major cosmetiche nella produzione di cosmetici dalle textures voluttuose e sensoriali e tutta la branca legata all’aromacologia, l’uso degli oli, soprattutto di quelli essenziali, a scopi anche e soprattutto estetici. “Gli oli, sia quelli “base” (SESAMO, COCCO, MANDORLE, SENAPE, GHEE, AVOCADO, RICINO, OLIVA), sia quelli essenziali, estratti da fiori e piante, sono tra i protagonisti assoluti, insieme a spezie ed erbe curative, della cosmesi indiana. Vengono inclusi sia nelle creme e negli shampoo, sia utilizzati in abbondanza nei massaggi, e vengono scelti in base ad una analisi individualizzata. Secondo l’Ayurveda, infatti, ognuno è plasmato dalla combinazione di tre dosha – Vata, Pitta, Kapha, forze vitali che determinano la struttura fisica e il temperamento e dal cui equilibrio dipende il benessere globale”, ricorda Bensi.

Tra i trattamenti clou del sistema Ayurveda ci sono proprio i massaggi, oramai nel menù anche di moltissimi centri benessere occidentali. Il Garshan, per esempio, è un massaggio-peeling che stimola il sistema linfatico. Si effettua con guanti in seta grezza passati su tutto il corpo precedentemente cosparso (l’olio viene messo dopo il massaggio con i guanti) con 40-50 ml di olio di senape addizionato con 5-6 gocce di olio essenziale di eucalipto. Nell’Udvartanam, la polvere di sette radici di erbe (più olio di sasamo) viene riscaldata ed applicata su tutto il corpo da due operatori, che poi eseguono un massaggio sincronizzato a ritmo sostenuto. Il trattamento dura da 30 e 45 minuti ed è efficace contro ritenzione idrica e cellulite. Il Mardana inizia con la persona seduta, mentre un olio arricchito di erbe viene applicato su cinque punti fondamentali del corpo, che si trovano su sommità della testa, palme delle mani, piante dei piedi. Il massaggio prosegue poi da sdraiate, con manovre eseguite su tutto il corpo.

CHYAVANPRASH

La marmellata antiage. La Chyavanprash è una sorta di marmellata dolce (ma sugar free) e leggermente speziata, reperibile nelle farmacie ed erboristerie specializzate in prodotti ayurvedici. È a base di minerali, vitamine ed erbe antiossidanti (come l’Emblica officinalis) che contrasta l’aging e aiuta mantenere una pelle liscia e vellutata.

IL MASSAGGIO PIÙ NOTO

L’ABHYANGA è tra i trattamenti ayurvedici più conosciuti: stesi su uno speciale lettino da massaggio, il Droni, tutto il corpo viene abbondantemente unto con oli (aromatici) erbalizzati tiepidi dalle specifiche proprietà curative. I movimenti, che iniziano dalla testa e procedono dal cuore verso le estremità, sono molto lenti, ritmici e armoniosi.

PULIZIA DEI DENTI E DELLA LINGUA

Secondo l’Ayurveda, una patina biancastra che ricopre la lingua è indice di un organismo “intossicato”. Come intervento locale, e per combattere l’alitosi: strofinare uno jibbi (o netta lingua; in erboristerie e farmacia). Al termine, sciacquare il cavo orale con due cucchiai di olio di sesamo (senza inghiottire).
Gli attivi cosmetici. La cosmesi ayurvedica utilizza diverse centinaia di principi attivi, che vengono scelti e inseriti nelle formule in base al tipo di costituzione psicofisica (Vata, Pitta o Kapha). Tra i principali: l’Aloe Vera (idratante ed emolliente), Olio di avocado, Ghee-burro chiarificato, Olio di rosa mosqueta, Olio di sesamo, Olio d’oliva, Olio di cocco, ricco di proteine, vitamine e sali minerali e ottimo detergente; Fagiolo Masoor, nutritivo purificante, rimuove dalla pelle le cellule morte e combatte le rughe; Sandalo rosso: idratante, antisettico, astringente, rinfresca la pelle e dà sollievo in caso di eruzioni cutanee.

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