Maharishi Mahesh Yogi
Così esordì Maharishi alcuni anni fa e su questo impulso negli anni ’80 cominciò a rivitalizzare
questa eterna conoscenza, riportandola al suo valore dimenticato, la Coscienza. Cosa
significa in pratica questo: Egli radunò intorno a sé le famiglie tradizionali di Vaydia (medici
ayurvedici) in cui si tramandava oralmente tutta questa grande conoscenza che non era stata
intaccata dalla prepotenza distruttiva delle dominazioni straniere e dal fatale impoverimento
legato al trascorrere dei millenni. Ripristinare quel legame sottile tra il Veda (Pura Coscienza)
e l’Upaveda (Medicina Ayurvedica) voleva dire porre l’attenzione sulle procedure tradizionali
quasi completamente dimenticate. Ad esempio, ogni passaggio dalla coltivazione, alla
raccolta, alla produzione dei nostri preparati ayurvedici è fatto da persone che praticano la MT
e le Sidhi; le piante e i preparati hanno quindi questa infusione di vibrazioni sattviche e ancora
di più, come ricorda costantemente il Dr Raju (Vaydia molto ben conosciuto e apprezzato da
molti di noi) in ogni aspetto dell’Ayurveda Maharishi c’è “Rishi Sattwa”, ossia l’attenzione del
Rishi, anzi, di un Maha (grande) Rishi.
Ecco perché in questi anni abbiamo visto crescere l’attenzione da parte di medici e farmacisti
verso i nostri preparati, i nostri corsi e le nostre attività: tutti trovano che c’è qualcosa di speciale,
e di semplice allo stesso tempo, nell’Ayurveda Maharishi. I programmi dell’A.M. sono parte di
quello che più completamente è chiamato l’approccio vedico di Maharishi alla salute: questo
approccio è basato sulla completa conoscenza della vita e delle leggi di natura che governano
la vita. Esso tiene conto di ogni livello della vita:spirituale,mentale,emozionale,fisiologico e
comportamentale,vuole creare salute sia per l’individuo che per l’intera società,per l’ambiente
e per l’intero universo:dal più piccolo del più piccolo,al più grande del più grande. I testi classici
dell’Ayurveda coprono tutte le branche maggiori della medicina moderna,ma con particolare
attenzione alla prevenzione:trovare un lieve squilibrio attraverso la diagnosi del polso,il suo più
dettagliato e profondo sistema diagnostico;questo metodo fornisce al medico la possibilità di
evitare la malattia prima che si manifesti o di comunque migliorarla riducendone lo squilibrio
che ne fu la causa. La diagnosi del polso è inoltre essa stessa una terapia perché l’attenzione
del medico e del paziente stesso è naturalmente attratta verso quel livello onnicomprensivo e
massimamente rivitalizzante che è la coscienza. Maharishi realizzò attraverso la collaborazione
con i Vaydia massimi esperti in questo campo,un sistema semplice ed efficace attraverso
il quale insegnare ai medici moderni l’utilizzo di questo prezioso metodo diagnostico.
L’esperienza dell’autodiagnosi del polso è inoltre un piacevole sistema che permette ad
ognuno di noi di comprendere sia praticamente che intellettualmente cosa significa questa
metodica, e ci consente, inoltre, di potere “autovalutare” che tipo di comportamento e
alimentazione intraprendere per ottenere un maggior equilibrio. A tale proposito, da alcuni
anni sono disponibili corsi specifici su ”Autodiagnosi del polso”, “Alimentazione” e “Yoga
Asana”, distribuiti in due week end per un totale complessivo di 16 ore. L’esperienza è stata
entusiasmante per tutti coloro che si sono avvicinati a questa conoscenza.
La parola chiave dell’A.M. è certamente equilibrio, non quindi assenza di malattia, come
normalmente si intende nella medicina moderna. La salute per l’Ayurveda, quindi, è uno stato
fisiologico integrato ed equilibrato, in cui la mente e gli organi di senso rimangono pieni di
beatitudine. La parola salute, in realtà, gia indica questo: deriva infatti dalla radice indoeuropea
kailo, che significa totalità. Con le metodiche dell’A.M. i sintomi scompaiono non perché sono
stati soppressi o rimossi utilizzando sistemi chimici (allopatia), o anche naturali (fitoterapia)
per eliminarli, ma perché il corpo è ritornato al suo naturale stato di salute. L’A.M. si prende
cura dell’intera persona come di un mondo completamente correlato in cui il tutto è molto di
più dell’insieme delle sue parti. L’A.M. saggiamente riconosce che all’interno di ognuno di noi
c’è un’intelligenza innata che orchestra e coordina le innumerevoli parti che caratterizzano il
nostro organismo; e questa è la stessa intelligenza che orchestra e coordina l’intero universo,
come evidenziato da Maharaja Adiraja Raja Rama nel suo stupendo libro “La fisiologia umana:
espressione del Veda e della Letteratura Vedica”. Ogni impulso, ogni vibrazione della natura,
sono stati registrati milioni di anni fa in quelle recitazioni che ritroviamo nella intera Letteratura
Vedica e che hanno una corrispondenza in struttura e forma con la nostra neurofisiologia:
l’uomo è realmente cosmico. A questo ovviamente si ricollega anche la visione e lo scopo
dello Sthapatya Veda Maharishi, che allo stesso modo dell’Ayurveda Maharishi vuole fornirci
un ambiente in cui naturalmente il nostro organismo si possa sintonizzare con le leggi e le
vibrazioni che governano l’universo. A questo proposito, vi ricordo che con grande sforzo, ma
anche grande determinazione ed entusiasmo, stiamo portando avanti il progetto del primo
villaggio sthapatyavedico, non solo per l’Italia, ma anche per l’Europa: 7 sono le case, divisibili
anche in sub unità più piccole ed accanto sorgerà la clinica Ayurveda Maharishi, dotata di
centro di Meditazione Trascendentale, ristorante e negozio ayurvedico-biologico, piscina.
Il Villaggio disporrà inoltre di servizi comuni (giardiniere, pulizie, baby-sitter, badante…) per
rendere più facile e gradevole la vita di ognuno di noi sulla strada fornitaci dal nostro caro
Maharishi verso la realizzazione.